I canoni di locazioni si possono pagare in contanti

La legge di stabilità 2014 all’art. 1 comma 50 stabilisce che “i pagamenti riguardanti canoni di locazione sono corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l’importo, in forme e modalità che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità”. Ora dopo circa due mesi, di confusione e di studio per trovare soluzioni per trovare le soluzioni conformi alla legge, soprattutto per le persone della terza età poco inclini all’suo di strumenti informatici, il Dipartimento del Tesoro con nota Prot. N°  10492 del 05.02.2014 ha reso un’interpretazione autentica ribaltando quanto stabilito per legge.

Il tesoro ha previsto che le sanzioni sono irrogate solo quando l’uso del contante supera la soglia critica dei mille euro prevista dal D.lgs.vo  N° 231/2007.

Questa interpretazione del Tesoro è in contrasto con la legge di stabilità,  quindi sarebbe opportuno abrogare completamente quanto previsto all’art. 1 comma 50 della legge  147/2013.

La norma, per gli addetti ai lavori era incomprensibile perché non aveva nulla di antievasione, visto che il contratto era già noto all’Agenzia delle Entrate con la registrazione dello stesso serviva solo per far pagare commissioni bancarie ai conduttori.

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